Più complesso reperire le informazioni se la controllante è estera
La documentazione deve essere compliant con la norma nazionale
A seguito del provvedimento delle Entrate del 23 novembre 2020, la documentazione di transfer pricing ha subito un notevole restyling, con cui le imprese e i loro consulenti stanno facendo i conti per la scadenza dell’invio delle dichiarazioni del periodo d’imposta 2020 (per i soggetti solari) entro il 30 novembre 2021. Le modifiche sono tante e non necessariamente tutte di segno negativo. Ma partiamo dal masterfile.
È importante premettere quella che è la difficoltà di base nella compilazione di questo documento, che nella nuova formulazione ancora di più richiede di evidenziare i trend del gruppo sotto molteplici punti di vista. È chiaro, dunque, che se il gruppo multinazionale è di testa italiana, l’accesso alle informazioni sarà decisamente più a portata di mano.
Se, invece, la testa del gruppo è all’estero, la documentazione richiesta alla filiale italiana potrà essere di più difficile reperimento per ciò che concerne una serie di dinamiche di gruppo che la singola entità può non conoscere o a cui non riesce facilmente ad accedere. Tale aspetto crea delle difficoltà che si evidenziano ancor di più se si guarda al provvedimento del 23 novembre 2020.
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Transfer pricing, il masterfile diventa sempre obbligatorio