Il riconoscimento forfetario dei costi deve valere anche nell’accertamento analitico-induttivo scaturito dalle indagini bancarie

adminLe News

In seguito alla pronuncia della Corte Costituzionale n. 10 del 31 gennaio 2023, la Corte di Cassazione, con ord. n. 5586 del 23 febbraio 2023, muta il proprio orientamento ed apre alla possibilità di ottenere il riconoscimento forfetario dei costi anche in caso di accertamento analitico-induttivo. 
Premessa
I maggiori ricavi extracontabili accertati presuppongono, spesso, dei costi “occulti” che l’imprenditore sostiene per la loro produzione. È un dato di fatto, che negli anni ha incontrato però il limite della differenza tra “accertamento induttivo” e “accertamento analitico-induttivo”.
In particolar modo, mentre per l’accertamento induttivo la Giurisprudenza ha ritenuto fisiologico che i maggiori ricavi accertati dessero vita anche a maggiori costi, per gli accertamenti analitici-induttivi è stato ammesso il riconoscimento dei soli costi analitici. Pertanto, la quantificazione dei costi in modo “forfetario” è sempre stato appannaggio degli accertamenti induttivi, chiamati altresì “accertamenti induttivi puri”.
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fonte: MySolution – Fisco&Società