Crisi d’impresa, slitta il codice

adminLe News

Nuove regole a maggio 2022 e allerta in freezer tutto il 2023

Il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (dlgs 14/2029, Ccii) slitta a maggio 2022 e l’allerta va in freezer fino all’1 gennaio 2024. Lo prevede la bozza di decreto legge recante «Misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale, nonché ulteriori misure urgenti in materia di giustizia» oggi in consiglio dei ministri.

Lo schema di dl prevede che la procedura di allerta della crisi introdotta dall’art. 12 del Ccii non vedrà la luce prima di due anni. I sindaci che controllano le società in difficoltà a causa della pandemia Covid-19, che oggi si trovano sulla schiena il fardello degli obblighi fissati dal nuovo art. 2086 c.c. e la conseguente responsabilità da mancata segnalazione al tribunale, ai sensi dell’ art. 2409 c.c., non potendo attivare gli Organismi di composizione della crisi d’impresa (Ocri) che avrebbero dovuto essere operativi presso ciascuna camera di commercio (art. 16 Ccii) proprio dal 1 settembre 2021, potrebbero finalmente ricevere buone notizie e vedere alleggerita la morsa, ma non per ridurre la loro responsabilità, bensì per evitare che le imprese in difficoltà non abbiamo l’opportunità di tentare processi virtuosi di risanamento.

Si tratta, in sostanza di vedere sostituta la segnalazione agli Ocri con la segnalazione all’imprenditore con l’invito ad attivare volontariamente la composizione negoziata della crisi (art. 2 dello schema di dl). Ecco, infatti, che viene introdotta una forma di mediazione assistita, ma solo spontanea, che tutte le imprese potranno attivare, anche se minori e non fallibili, chiedendo la designazione di un conciliatore esperto indipendente e professionista, che diriga la fase di negoziazione tra debitore e creditori.

  (leggi tutto)

Crisi d’impresa, slitta il codice