La circolare 34/2022 contiene un passaggio oscuro, rappresentato dall’ultimo capoverso del paragrafo 4.6. Tale paragrafo contiene due affermazioni, entrambe non comprensibili e comunque non condivisibili. Nella prima viene affermato che la disposizione di cui all’articolo 45, comma 4-quater del Tuir troverebbe applicazione a tutte le tipologie di trust (quindi sia opachi che trasparenti, commerciali o non commerciali) siano essi residenti o non residenti. La disposizione prevede che qualora in relazione alle attribuzioni di trust esteri, a beneficiari residenti in Italia, non sia possibile distinguere tra redditi e patrimonio, l’intero ammontare percepito costituisce reddito.
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L’Agenzia prefigura l’imposizione in entrata
fonte: NT+Fisco – Il Sole 24 Ore