Anche per il legislatore della 231 la sanzione per l’ente colpevole che toglie futuro all’azienda e provoca rilevanti ripercussioni sui livelli occupazionali va accuratamente
evitata, a maggior ragione in un contesto di crisi economica generalizzata e di ridotte opportunità lavorative. Lo ha detto anche recentemente la Corte di cassazione, secondo cui è possibile consentire il dissequestro parziale di somme per permettere all’ente l’adempimento degli obblighi fiscali e di evitare le conseguenze delle sanzioni amministrative e interessi di mora legati alla mancata estinzione dei debiti verso l’Erario.
L’ente deve subire la sanzione che merita, ma anche evitare la cessazione definitiva dell’esercizio dell’attività, se non ne esistono i presupposti, stante l’interesse sociale alla sua continuazione. Non è interesse di nessuno che il paziente muoia dopo (e per effetto del) l’intervento, anche se l’intervento è giudiziario!